SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Amianto a Senigallia, per l’Asur è tutto monitorato

L'Associazione Lotta all'Amianto: "Lastre non protette, intervenga il Sindaco in tempi brevi"

Pezzi  rinvenuti nel cantiere di via CupettaDopo le decine di segnalazioni durante i lavori di bonifica da amianto presso l’ex area Sacelit, nella giornata odierna (lunedì 31 maggio, ndr) ho documentato l’ennesima situazione a rischio nella città di Senigallia. Presso il cantiere di lavori per la terza corsia autostradale e per la complanare in via Cupetta, sono state rinvenute nascoste tra cespugli e foglie lastre in cemento amianto.

A segnalare i ritrovamenti sono stati alcuni cittadini che, a loro volta, hanno determinato l’intervento dell’Asur, affrettatasi a dichiarare che "è tutto monitorato".

Ma in realtà cosa è monitorato? Basta osservare le fotografie scattate dal sottoscritto questa mattina per constatare che le lastre non sono state verniciate con l’apposita procedura contro i rischi da amianto. Inoltre, sono state abbandonate e non sono state nemmeno protette con il cellophane.

Insomma una situazione pericolosa, aggravata dal fatto che, nelle ultime ore, ha tirato fortemente il vento. Le fibre di amianto sono quindi quasi certamente andate in dispersione nell’aria e questo fatto rappresenta una situazione di estremo rischio e gravità.

E’ addirittura possibile notare ad occhio nudo frammenti di lastre in cemento amianto sul ciglio della strada in via Cupetta.

Preoccupatissimo di questa situazione ho interpellato l’ispettore Asur di Senigallia Riccardo Tarsi che – telefonicamente – mi ha informato che il caso è stato posto all’attenzione delle autorità competenti per provvedere alla rimozione a norma di legge.

Spetta quindi ora al sindaco Maurizio Mangialardi, che mi auguro intervenga in tempi strettissimi, ad emanare apposita ordinanza per chiudere il prima possibile questa situazione di gravissimo rischio.

Pezzi rinvenuti nel cantiere di via CupettaIn attesa che tutto ciò si concretizzi, mi chiedo e giro la domanda al sindaco ed all’Amministrazione comunale: ma la ditta esecutrice dei lavori in questione non sa come comportarsi in caso di ritrovamento di amianto? E soprattutto non ha un apposito piano di lavoro a riguardo?

Garantisco che, a riguardo, esistono delle normative precise in materia mentre purtroppo, almeno dallo scorso 25 maggio, le lastre continuano a trovarsi in situazione di estremo rischio con altrettanti gravissimi rischi per i cittadini di Senigallia.

L’amianto nel corso degli anni ha ucciso centinaia di persone e, situazioni come quella di via Cupetta, non possono essere trascurate nemmeno un minuto di più di quanto sia stato fatto sinora.

Amianto significa morte e, gli organi competenti, in primis i vigili ambientali del Comune di Senigallia dovrebbero saperlo molto bene.

Il mio augurio è che tramite la stampa, almeno questa segnalazione possa concretizzarsi in positivo. Anche se, purtroppo, il rischio che sia già troppo tardi a causa della dispersione nell’aria delle fibre di amianto, è abbastanza elevato.
 

da Carlo Montanari,
Associazione Lotta all’Amianto

A.L.A. Senigallia
Pubblicato Martedì 1 giugno, 2010 
alle ore 11:33
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Solo un commento
Anonimo2010-06-01 20:56:13
Di metodi di intervento previsti sul materiale in amianto ne conosco diversi, ma questo dell'infrattamento e dell'occultamento con le armature delle palificate mi è giunto nuovo.
Non si finisce mai di imparare.
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura