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Castronerie Senigalliesi – Terza puntata – Marzo 2009

Castronerie senigalliesi che se ne vanno… (e problematiche irrisolte che restano…)

Castronerie Senigalliesi, la rubrica di Stanco in Vacanza a SenigalliaEccoci al terzo appuntamento della ormai tradizionale resoconto dell’anno a puntate di Una Vacanza Dimenticabile. Le dichiarazioni, i comunicati, le opinioni, i fatti e i misfatti agli occhi degli spettatori. Alcune sono vere ed attendibili, altre meno. Altre ancora sono falsità assolute. Una cosa è certa: se non le hanno dette o fatte i diretti interessati, vuol dire allora che se le sono inventate i cronisti. Tutto giudicabile dalla più sincera discrezione del lettore con la sua valutazione.

2 Marzo – Dopo la notizia del primo arresto di un diciassettenne senigalliese presunto responsabile col branco dello stupro della coetanea al parcheggio del Miù J’Adore una cronista cittadina si getta subito a chiedere il parere del Sindaco sulla vicenda che ovviamente si schiera dalla parte della vittima per solidarietà, non attendendo però gli esiti conclusivi delle indagini. Nell’articolo sono presenti anche altri interventi delle associazioni femministe cittadine, naturalmente tutti a difesa della giovane, ma il brano è dedicato al primo cittadino considerato il titolo: “La Angeloni sul caso stupro: Io sto dalla parte della vittima”. La portavoce di Dalla Parte delle Donne afferma: “una violenza sessuale così non era mai capitata”.  Ci piacerebbe capire allora come dovrebbe essere una violenza su una donna per essere considerata più o meno grave. Probabilmente se in questi casi un certo giornalismo, la politica e l’associazionismo si facessero da parte sarebbe molto più dignitoso per le vittime stesse…

2-3-4 Marzo – Nuova battaglia dell’avvocato e consigliere Paradisi. Sembra che, a detta di lui, il “Consorzio Urbania Vivere la Città” di Ercolano (NA), ditta che aggiudicataria dell’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento e quindi anche della riscossione degli incassi, non versi più nemmeno un centesimo dei proventi dei parchimetri al Comune dal Luglio 2008. Se non bastasse, sempre secondo Paradisi, dal Novembre 2008, pur non percependo gli incassi dovuti l’Amministrazione senigalliese avrebbe prorogato il contratto con la stessa azienda. Ma non finisce certo qui. Il consigliere avrebbe ancora scoperto che il debito sarebbe iniziato già nel duemilasette. Come di consueto arriva il comunicato stampa ufficiale del municipio con le spiegazioni che sembrano più aumentare i dubbi che allontanarli: “Non è esatto infatti sostenere che la ditta aggiudicataria dell’appalto non ha versato dal luglio duemilaotto nemmeno un centesimo delle quote spettanti all’Ente. Al contrario, proprio grazie al tempestivo intervento del Comune che ha imposto alla ditta un ferreo programma di adempimenti per pagare le somme arretrate, ha versato nei giorni scorsi nelle casse comunali la somma di euro 99.528,75 come prima trance dell’importo dovuto”. Il totale spettante al Comune dovrebbe essere oltre il quadruplo…”L’accordo siglato con il Comune prevede a carico del Consorzio l’integrale pagamento all’Ente entro breve termine delle quote arretrate, comprensive degli interessi legali e delle penali, con l’avvertenza che in difetto di tale adempimento il Comune procederà all’immediata risoluzione del contratto con la conseguente richiesta dei danni”. In pratica pare confermare una parte di ciò che sostiene Paradisi. “I parcometri sono di proprietà comunale e per questo è il Consorzio Urbania a pagare al Comune per il loro utilizzo un canone mensile di euro 2.640,00”. Si vuol dimostrare che alla fine il Comune di Senigallia ci guadagna pure sull’accordo (ma perde per il resto…?) “Quanto alla proroga dell’appalto in corso, questa ha una durata limitata ad un anno ed ha il solo scopo di permettere l’indizione di una gara di appalto per una gestione unitaria e coordinata della sosta di superficie e della sosta in struttura“. Intanto però è stato comunque rinnovato il contratto ad una ditta già inadempiente…o non è così??? Una cortina di profondo dubbio copre anche questo caso e lo allontana come sempre dalla vita cittadina.

2-3 Marzo – Intervista all’Assessore Mangialardi che informa sulle prossime intenzioni di riqualificazione del centro storico. Non si comprende quali saranno gli effettivi obiettivi a parte “un maxi parcheggio in struttura proprio sotto alla ex -Gil” e “i lavori che partiranno entro l’anno ai Giardini Catalani che saranno riqualificati con una valorizzazione della cinta muraria per una spesa di 400 mila euro”. Ma sotto la ex-GIL dove?? Quasi mezzo milione di Euro per risistemare il tratto di mura intorno ai Giardini Catalani?? Ma la domanda dominante è: questi interventi concordano con l’obbligato Piano Cervellati o sono palliativi pre-elettorali ed ulteriori spese?? Nessun chiarimento a riguardo. “c’è poi tutta la partita del nuovo quartiere turistico e residenziale che sorgerà all’area della ex Sacelit, dal quale non si può prescindere per riprogettare la riqualificazione di corso II Giugno”. Che interesse ci sia tra il corso e la nuova zona turistica non si capisce…

3 Marzo – Compare un comunicato stampa del PD senigalliese, descrittivo della recente assemblea pubblica del partito tenutasi all’Auditorium San Rocco. S’inizia comunicando che le impressioni dei giornalisti sulla scarsa partecipazione dell’evento risultano errate: “L’assemblea, contrariamente a quanto riportato da alcuni giornalisti presenti per la verità solo per la relazione introduttiva del segretario Volpini, è stata sentita e partecipata”. Come al solito non si sa mai chi ha ragione. Poi si continua con la solita propaganda del momento, quella della massima apertura e disponibilità d’ascolto con la cittadinanza: “Sin da subito sarà avviata la campagna d’ascolto, a cominciare dal territorio, dalle tante frazioni e quartieri della città sino alle associazioni, al mondo del volontariato, ai sindacati ed associazioni di categoria. Ciò nello spirito dell’apertura e del massimo confronto con tutte le istanze. In cantiere anche l’avvio di stretti contatti con le altre forze di maggioranza, e di centrosinistra nel complesso, per giungere all’elaborazione di una piattaforma programmatica per le elezioni amministrative il più possibile condivisa. (…) Primarie cui sarà data la massima apertura, per partecipare alle quali, come elettori, non sarà necessaria alcuna tessera”. In un particolare momento in cui il PD nazionale è ridotto piuttosto maluccio e dove in città ci si appresta a votare prima per le europee, poi per le amministrative tutta questa apertura al popolo suona addirittura alquanto simpatica…Il finale poi è degno proprio del PD senigalliese che sembra vivere un momento politico completamente estraneo e controverso da quello del PD nazionale: “Nel complesso quindi si sottolinea l’esito positivo dell’assemblea di sabato, dalla quale il Partito Democratico senigalliese esce con rinnovata fiducia e determinazione; quella fiducia nel progetto politico del PD, del baluardo a difesa delle istanze di equità, solidarietà e giustizia che esso rappresenta. Fiducia e speranza in un Partito Democratico che è il presente ed il futuro del centrosinistra italiano”.

3 Marzo – Continua la telenovela dei comunicati della CNA e Confartigianato contro la crisi economica in onda unicamente solo su una testata giornalistica cittadina. Ci fanno sapere che condividono tanti concetti insieme e che si vogliono riunire per combattere la congiuntura economica. Poi arriva anche il solito appello che questa volta viene rivolto alla Agenzia delle Entrate di Senigallia: “Le imprese non possono adeguarsi a dei parametri che non rispondono più alla realtà con il rischio, quindi, di un peso fiscale eccessivo. La CNA e la CGIA su questo fanno appello ad una forte disponibilità al confronto e al dialogo da parte dell’Agenzia delle Entrate di Senigallia, soprattutto nello strumento del contraddittorio. Su questi temi le due Associazioni intendono sviluppare nei prossimi giorni un percorso comune”.

6-7 Marzo – Il consigliere Roberto Mancini solleva un interessante questione: “cosa succede alla democrazia senigalliese?” Si pone dei dubbi sull’operato del Presidente del Consiglio Comunale e ne spiega le ragioni: “I tredici consiglieri comunali di opposizione hanno richiesto al Presidente del Consiglio di convocare una seduta del Consiglio stesso per una audizione del Presidente del Comitato dei Garanti (che non ha ammesso il referendum sul Lungomare) e perché il Consiglio si esprima sull’interpretazione esatta delle previsioni urbanistiche vigenti circa il lungomare. Gli articoli 20, comma 4, dello Statuto Comunale e 34, commi 4 e 5, del Regolamento parlano chiaro: “Il Presidente è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore ai venti giorni e nei modi previsti dal regolamento, quando lo richiedano un quinto dei Consiglieri”. Ma il Presidente Silvano Paradisi non ha alcuna intenzione di assolvere al suo dovere istituzionale e si è unito ai capigruppo di maggioranza nel mettere su una sceneggiata, appellandosi senza fondamento a questo o quel articolo per non dare seguito alla richiesta dell’opposizione. Eppure lo Statuto si esprime in termini perentori e incondizionati, trattandosi di un diritto inalienabile delle minoranze in regime di democrazia, a meno che…a meno che la democrazia, secondo costoro, si fermi sulle porte dell’urbanistica, dove vigono altri principi e altri valori …” Un consigliere comunale fa pesanti accuse sul maggiore organo della città ed in giro non si apre neppure un mini-dibattito su chi ha ragione e chi ha torto. Disinteressata pure il resto dell’opposizione. Allora una sua opinione conclusiva, vista l’atmosfera circostante, sembra diventare una massima a tutti gli effetti: “Succede, quindi, che il senso civico si è perso e la nostra democrazia è malata. Malata grave”.

6-7 Marzo – Lettera aperta del Mezza Canaja in difesa della salute al sindaco Angeloni, al direttore dell’Asur 4 Bevilacqua, alla direttrice dell’ospedale Seri: “Siamo abitanti di questa città. Siamo italiani, migranti regolari e clandestini, ma soprattutto siamo persone che lavorano, studiano e che nella loro quotidianità contribuiscono alla crescita sociale, culturale ed economica di Senigallia. Sabato 21 febbraio in più di trecento abbiamo manifestato lungo le vie cittadine contro la norma che abolendo il divieto di segnalazione verso i migranti irregolari, istituisce la facoltà di denunciarli nel momento in cui ricorrano a delle cure. In poche parole il trasformare i medici in spie. Pensiamo che siate al corrente degli importanti risultati ottenuti dalla mobilitazione. Scriviamo “pensiamo”, poiché la stampa locale – tranne il giornale online 60019 – non ne ha fatto minimamente menzione. Quel giorno in piazza non solo erano presenti alcuni medici delle strutture sanitarie locali, ma il Dirigente del Pronto Soccorso di Senigallia Attilio Casagrande, ha preso pubblicamente posizione, affermando che la struttura da lui diretta non denuncerà nessuno. In seguito, la stessa posizione è stata assunta anche dal locale Dipartimento per le dipendenze patologiche (SERT). Riteniamo questo un risultato politico importante in quanto espressione di civiltà contro la barbarie giuridica e sociale espressa dalla norma. Un risultato importante,ma a nostro avviso, non sufficiente, ed è per questo che vi scriviamo. Al Sindaco Angeloni in quanto rappresentante della massima autorità sanitaria del territorio, chiediamo una presa di posizione politica pubblica di opposizione a questa norma delatoria. Al Direttore Generale della Zona 4 di Senigallia, Ing. Maurizio Bevilacqua e alla Direttrice Sanitaria dell’ospedale Dott.ssa Silvana Seri, chiediamo che l’Azienda Sanitaria nel suo complesso faccia propria la posizione del Dott. Casagrande e che lo faccia in forme pubbliche, attraverso l’affissione di cartelli informativi che spieghino a chiare lettere che nell’ospedale di Senigallia non si denuncia nessuno, così come sta avvenendo in molte città d’Italia tra cui Bologna e Roma. In ultimo, vi chiediamo di prendere in considerazione la possibilità di sanzionare per violazione del codice deontologico, quei singoli medici che dopo aver prestato le cure denunceranno il paziente. Riteniamo che la norma presente nel pacchetto sicurezza, abbia come principale scopo non tanto quello di vincolare i medici nel loro lavoro, ma quello di produrre e diffondere paura tra i migranti, in modo che al di là delle posizioni locali, rifiutino a prescindere di farsi curare per paura di essere denunciati. Questo oltre a ledere i diritti umani, mette a repentaglio la salute pubblica. Riteniamo che le varie autorità preposte si debbano assumere la responsabilità di prendere una posizione pubblica e netta contro quest’attacco al diritto e alla dignità umana”. Per sentire un parere o un appello su una tematica così importante in una città di circa quarantacinquemila abitanti bisogna sperare solo in un centro sociale politicizzato, spesso tra l’altro, accusato di estremismo, irregolarità e abusivismo…Dove sono le altre voci, alternative??

6-7 Marzo – I consiglieri Verdi Roberto Primavera e Roberto Curzi convocano tutti in una importante conferenza stampa presso il solito caffè del centro. Motivo dell’evento: “Serve da subito uno strumento urbanistico che rappresenti il quadro normativo entro cui calare i prossimi interventi a ridosso delle mura la fascia antistante e retrostante va ripensata, iniziando dalla Rocca fino al bastione della Penna proseguendo su viale Leopardi, costeggiando il fiume per ricollegarsi con i tratti recuperabili del rione Porto. Va definita anche la larghezza della fascia di rispetto delle mura da adibire a verde e a passeggiata e sul bordo esterno un percorso ciclabile”. Ecco la grande preoccupazione dei Verdi senigalliesi, partito di giunta e maggioranza…nessun comunicato o pensiero per ogni altra tematica…mura di cinta e basta. Accortosi di ciò il noto blogger de La Piaga di Velluto interviene a sangue freddo: “Grande interesse per le mura storiche e nessun interesse per il resto della città. Un salotto nel centro storico e uno sgabuzzino nella periferia, nelle frazioni e sul lungomare. Nel vostro piccolo avete la stessa fortuna di Berlusconi: i vostri avversari non sono migliori di voi”. Subito dopo un intervento del segretario PD Volpini: “Un progetto organico per la riqualificazione della cinta muraria era negli accordi di fine mandato che sia un piano particolareggiato o altro strumento questo dovranno dirlo i tecnici, ad ogni modo siamo d’accordo sulla volontà di arrivare, entro la scadenza del mandato amministrativo, all’approvazione di un progetto”. L’assessore Mangialardi: “Siamo assolutamente disponibili a ragionare con i Verdi sulla base del documento che hanno presentato”.

8-9 Marzo – Importanti novità sul caso della mancata riscossione del comune degli introiti dei parcheggi. E’ il consigliere Roberto Paradisi a raccontare: “Ricordate la replica dell’Amministrazione comunale in relazione al clamoroso buco di oltre 450 mila euro di importi mai versati dalla ditta campana che si era aggiudicata l’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento? Scrivevano gli imbarazzati politicanti: quello che scrive l’opposizione è sbagliato e inesatto. E dicevano (senza negare il buco di bilancio e il fatto che avevano rinnovato inspiegabilmente il contratto alla ditta campana) che avevano già ricevuto 99 mila euro di pagamenti degli arretrati. Come se poi una simile cifra potesse tranquillizzare i cittadini. Bene: guarda caso (e il fatto, sia chiaro, mi fa enorme piacere) i pagamenti avvenuti in più di una tranche sono compresi tra il 24 febbraio e il 5 marzo. Particolarità illuminante: la mia richiesta protocollata di ottenere dal Comune chiarimenti e documenti sulla vicenda, risale al 23 marzo. Il giorno prima! Una richiesta che deve avere avuto l’effetto di un terremoto tra gli uffici di Giunta e di alcuni dirigenti se questi, come evidente, si sono attaccati al telefono e sono riusciti ad ottenere qualche briciola di euro rispetto al colossale debito da parte della ditta Consorzio Urbania Vivere la città”.

9 Marzo – “Ladri in azione nella villetta di un’insegnante dell’istituto "Panzini" di Senigallia, in via Po. I ladri, approfittando dell’assenza della proprietaria di una villetta, un’insegnante dell’istituto "Panzini", originaria di Montemarciano e residente in via Po, hanno rubato i gioielli nascosti nei cassetti della camera da letto, tra cui un bracciale di Bulgari con un rubino e due orecchini d’oro con coralli. Il valore del bottino è di circa 16.000 euro. L’insegnante vive da sola, e, secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri di Senigallia, i malviventi avrebbero colpito nelle ore pomeridiane quando in casa appunto non c’era nessuno. Sono riusciti ad entrare dopo aver forzato il portone di casa grazie probabilmente a strumenti di precisione. La professoressa si è accorta del furto una volta tornata a casa verso l’ora di cena”. Grandiosa notizia di cronaca apparsa su una testata. Ma i docenti derubati del Liceo Scientifico o delle Scuole Elementari quando verranno presi in considerazione??

9-10 Marzo – Altra grande preoccupazione della maggioranza: “Via tutti gli ingombri che ostacolano la visuale della Rotonda. L’edificio simbolo della spiaggia di velluto, tornato al suo splendore antico splendore nel 2006 dopo circa un ventennio di abbandoni e lavori a singhiozzo, merita la maggior cura possibile in ogni minimo particolare che ne possa in qualche modo offuscare l’immagine”. Mangialardi: “Per fare questo dobbiamo ovviamente operare in variante rispetto al piano degli arenili e abbiamo pronta la proposta da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale. (…) Abbiamo pensato a collocare la gelateria all’interno di una concessione balneare e l’edicola in uno spazio subito in prossimità rispetto al punto dove si trova ora la tempistica è subordinata all’approvazione della variante ma il bar Florida sta già effettuato dei lavori per liberare il prospetto antistante la Rotonda. Da tempo ci stiamo confrontando con i soggetti privati interessati alla delocalizzazione che hanno capito la filosofia dell’intervento che valorizzerà ad ogni modo anche le loro attività”.

11-12-13-14 Marzo – Ecco il secondo comunicato di Area Liberal Senigallia: “Questo il tema della cena conviviale organizzata lo scorso fine settimana in città, dal gruppo “Area Liberal” di Forza Italia, e a cui hanno preso parte alcuni noti imprenditori locali, intervenuti per commentare la proposta di blocco dell’applicazione del sistema degli studi di settore. Difatti il tessuto economico senigalliese, fondato su realtà imprenditoriali di impronta prevalentemente familiare, risulta essere particolarmente sensibile alle oscillazioni macro-economiche di questi ultimi due anni, ha notato a margine dell’incontro Ivano Paolini, già dirigente di Forza Italia e commerciante storico della città. Con questo genere di incontri a tema, vorremmo sensibilizzare, prosegue Maurizio Perini, l’opinione pubblica sulle difficoltà di tutti gli operatori economici e dei professionisti, posti nelle medesime posizioni di difficoltà dei lavoratori che vedono assottigliarsi drammaticamente il potere di acquisto”.  Ma in sostanza che cosa si contesta: “Quello che gli intervenuti hanno contestato è l’automaticità degli accertamenti fiscali automatici, derivanti dalla pedissequa applicazione degli studi di settore, che nati in un momento di espansione economica, ora sono ritenuti deleteri, quantomeno nell’applicazione”. E’ forse una perifrasi per dire…noi non vogliamo pagare le tasse?? Quando compaiono i nomi di Paolini e Perini non mancano mai pure i commenti di Andrea Scaloni: “Gli intervenuti hanno contestato l’automaticità degli accertamenti fiscali automatici. Effettivamente gli accertamenti fiscali automatici sono troppo automatici. E pure troppo fiscali”. Dopo un paio di giorni una sorpresina da un altro comunicato stampa: “L’Ufficio di Coordinamento Nazionale di Lobbyliberal International, a nome di Maurizio Zini fondatore e Presidente della Istituzione Lobbyliberal, alla luce della diffusione di notizie giornalistiche e di ipotetiche future iniziative politiche, invia formale diffida a non usare ulteriormente i simboli e la sigla con la denominazione Lobbyliberal e Area Liberal”.

14 Marzo – Il Consigliere Mancini tornando sulla travagliata questione della Variante Arceviese dichiara: “Mi chiedo: com’è stato possibile che i due Assessori all’Urbanistica e i due Dirigenti (c’è stato un certo avvicendamento da quelle parti) non abbiano mai scritto o dichiarato, né in maggioranza né in Commissione e tanto meno in Consiglio, che la Variante sconfinava in aree a tutela integrale? Come hanno fatto a sostenere che quanto proposto era in linea con ogni normativa vigente? Tecnici ad alta specializzazione ed Assessori come facevano a non sapere? Se non sapevano, non erano e non sono idonei per quei ruoli tecnici e politici che ricoprono. Invece, se sapevano ed hanno taciuto di fronte ai consiglieri ed alla città, è evidente che hanno lavorato per creare il fatto compiuto, per determinare una scelta da far approvare, prima, in modo subdolo dalla maggioranza, cosicché fosse poi difesa dalla stessa maggioranza in nome della fedeltà politica”.  Infine conclude con un pensiero personale: “In ogni caso, fino a prova contraria, resta il fatto che a Senigallia si programma l’uso del territorio cercando di eludere le normative di tutela previste dagli enti superiori e, in barba a qualsiasi principio di trasparenza e partecipazione, si decide in pochi, offrendo mezze verità al dibattito istituzionale e all’opinione pubblica. E’ quanto mai evidente la necessità di cambiare stile nel governo della cosa pubblica”.

14 Marzo – Comunicato stampa del comune sull’approvazione di un Piano strutturale del verde. La romanza risulta lunga e anche poco comprensibile. In fondo intervengono con i commenti alcuni noti bloggers e un illustre ingegnere cittadino: “siamo alle solite, questi piani non servono a nulla se non vengono considerati derivazioni di un più complesso piano strategico generale che purtroppo ancor oggi è inesistente”. “Dopo il Piano Urbano del Verde, ora il Piano Strutturale del Verde. Il primo, in vigore da 15 anni, è costato 60 milioni di lire. Il secondo vedremo…ma i risultati?!

16-17 Marzo – Nuovo attacco di Roberto Paradisi al sindaco. Stavolta il caso è quello della presa di posizione del primo cittadino sulla vicenda delle denunce dei clandestininelle strutture sanitarie e l’invito a non eseguire quanto proclamato a livello nazionale: “Le parole del primo cittadino di Senigallia sull’invito ai medici a non tener conto di una legge dello Stato sono inaudite e di una gravità tale da esigere una immediata presa di distanza da parte di tutta l’Amministrazione comunale nei confronti del sindaco Angeloni". L’Angeloni ha anche scritto parole inquietanti e ambigue quando ha avvertito che intende vigilare (vigilare?) “affinché in seguito all’adozione del ddl sicurezza non si determinino condizioni tali da pregiudicare la salute della comunità e dei singoli cittadini che la compongono”. Quando in un pubblica struttura sanitaria si presentano soggetti che hanno violato delle legge dello Stato il medico ha due obblighi: quello legato al giuramento di Ippocrate, per il quale, ha il dovere di prestare soccorso; ma anche il dovere di incaricato di un pubblico servizio di segnalazione alle autorità dello Stato”. Ma il medico deve solo curare i pazienti o fare pure l’investigatore privato?? S’infiammano i commenti. Molti discordanti pure da noti elettori di destra.

19-20 Marzo – Scintillante comunicato del segretario PD Fabrizio Volpini dopo le parole del consigliere d’opposizione Girolimetti che aveva definito l’Amministrazione “agonizzante” parlando di varianti urbanistiche: “Siamo alle solite. La minoranza per bocca di Gabriele Girolimetti, invece di preoccuparsi delle questioni che stanno a cuore ai cittadini senigalliesi, non trova di meglio da fare che lanciare accuse contro l’Amministrazione Comunale, prefigurando scenari che esistono soltanto nella sua fervida fantasia. Al contrario l’amministrazione di Senigallia, tutt’altro che agonizzante, sta continuando ad operare per la conclusione del programma di Governo, attraverso l’attuazione di politiche anticicliche e redistributive, come dimostra il bilancio recentemente approvato. Non c’è da parte dell’opposizione alcun tentativo di spostare il dibattito politico sui contenuti, su soluzioni alternative da dare ai problemi quotidiani dei cittadini, su scelte ed opzioni diverse. E così a tutti quei senigalliesi che auspicherebbero indicazioni e contributi su come, ad esempio, affrontare un periodo di crisi economica generale senza precedenti, non resta che rassegnarsi ad una minoranza ingabbiata in una sterile polemica. Al contrario il partito democratico non si sottrae e non si sottrarrà al confronto, senza entrare nel merito di sterili polemiche, ma solo al fine di perseguire e tradurre in realtà le tante speranze e le tante aspirazioni dei cittadini e delle famiglie di Senigallia, dei lavoratori e delle imprese”.

19-20 Marzo – Nuovo caso bollente aperto dall’avvocato Roberto Paradisi sulle stranezze amministrative senigalliesi. Dal titolo sembra che la responsabile della vicenda sia il sindaco Angeloni: “punita l’arroganza del sindaco Angeloni”. Invece, non solo il primo cittadino non è mai menzionato lungo il testo, ma non lo si può proprio imputare minimamente del misfatto accaduto. "Quando fui eletto nel 2005 in consiglio comunale cercarono di estromettermi per incompatibilità a causa di una sanzione elevata nel 2004. Avevo parcheggiato lo scooter in un’area Ztl e fui multato per divieto di sosta e circolazione". Per così poco un consigliere comunale rischia l’incarico?? E i condannati di reati più o meno gravi in Parlamento e Senato allora?? “Evidentemente il comandante Brunaccioni non conosce il codice della strada, la doppia sanzione è un modo per incassare più soldi. In realtà non si può dimostrare come sia stata raggiunta l’area a traffico limitato, nel mio caso aveva spinto lo scooter a piedi. Faccio appello incidentale perchè il Comune sia condannato a pagare le spese e nel 2009 il giudice di appello conferma la sentenza emessa dal giudice di pace e condanna il Comune a pagare circa 1500 euro di spese. Il divieto di circolazione nelle Ztl non vale per i motocicli condotti a mano perchè non sviluppano smog nè creano pericoli per i pedoni. Ora il Comune stesso deve essere risarcito a cominciare dal primo cittadino che deve pagare di tasca propria”. Ma di che cosa ha colpa ancora il sindaco?? Semmai è un errore della Polizia Municipale… “Il giudice ha punito l’arroganza degli amministratori che avendo le spalle coperte dai contribuenti non temono di trascinarsi su ogni grado di giudizio. Pertanto invito i cittadini a cui è accaduto un episodio simile a fare ricorso".

20-21 Marzo – Comunicato a sorpresa e piuttosto “sorpreso” del neonato Coordinamento Migranti – Terza Italia: “Siamo stati sorpresi come coordinamento migranti "Terza Italia", quando siamo venuti a conoscenza del volantino diffuso dal sindacato CGIL sull’assemblea pubblica riguardanti i migranti, il giorno 21 marzo nella sede dell’Associazione Multietnica, nonostante quest’ultima sia priva di direttivo da oltre due anni e abbia un solo responsabile, che per giunta ha espulso la maggioranza dei soci. La cosa strana è che la CGIL non abbia messo a conoscenza il coordinamento "Terza Italia", che rappresenta realmente gli stranieri a Senigallia con grosso numero di migranti, dalle più disparate provenienze. Noi disapproviamo questa esclusione del coordinamento e di tutti gli stranieri di Senigallia”.

23 Marzo – Spettacolo mediatico della CNA senigalliese. Si fa questa volta il resoconto di un incontro tenutosi in un albergo cittadino parlando con asprezza della crisi economica: “La crisi c’è, è durissima ed è un atteggiamento miope quello di negarla. E’ l’opinione dei giovani imprenditori della Cna che nel weekend hanno tenuto un forum nazionale a Senigallia, nella sala congressi dell’hotel Ritz, proprio sulle risposte da dare alla crisi. Non ammettono repliche i numeri forniti dai giovani imprenditori Cna che derivano da un’indagine tra i centomila associati: nell’ultimo trimestre del 2008 la produzione è diminuita del 13%, gli ordini del 30% ed il fatturato del 16%. Ancora peggiore il primo trimestre del 2009 che va concludendosi: produzione -43%, , ordini -46%, fatturato -48%. Il crollo degli ordini fa immaginare che la crisi durerà ancora per molti mesi. Sempre più difficile l’accesso bancario e sempre più difficile anche incassare. E’ una crisi finanziaria e quindi è necessaria una risposta monetaria”. Poco più di un paio di mesi prima (15-16 gennaio) sempre la CNA pubblicava: “I saldi potevano andare peggio. Secondo uno studio condotto dalla CNA provinciale di Ancona, i commercianti potranno tirare una piccola boccata d’ossigeno. A causa della crisi economica e dell’inflazione che ha ridotto i consumi, il 2008 non sarà ricordato come un grande anno per il commercio, anche se resistono aspettative e speranze di una rapida ripresa. La Cna auspica una rapida e decisa ripresa nelle vendite e nei consumi nell’anno appena iniziato”.

23-24 Marzo – Viene pubblicato on-line uno spettacolare reportage giornalistico realizzato dai giovani attivisti PdL Maurizio Perini e Francesco Piccolelli. L’argomento è via Carducci e la sua vita notturna. Per fare ciò i due raccontano di aver passato quasi una notte sul luogo per registrare ogni avvenimento. Il bilancio presentato appare subito piuttosto pesante: spaccio di stupefacenti, sorveglianza malavitosa, atmosfera rissosa, ubriachezza, rumori molesti, vagabondaggio… In molti questa volta si congratulano con gli autori per quest’ottimo lavoro, lasciando da parte le appartenenze politiche. Qualcuno però fa notare anche che i racconti potrebbero essere stati un pò gonfiati per fini di carattere elettorale. Poco dopo esce pure la notizia di una aggressione a colpi di bastone in via Carducci ai danni di un ventenne afgano, peraltro già menzionata pure da Perini e Piccolelli.

25-26 Marzo – Primo grande colpo di scena politico senigalliese del duemilanove. Italia dei Valori viene misteriosamente commissariata da ordini superiori. Il segretario Fabrizio Chitti viene rimosso dall’incarico di coordinatore senigalliese e il testimone passa ad Enzo Monachesi. La motivazione data dall’Onorevole Favia, commissario IdV della provincia di Ancona e della regione è per la partecipazione di Chitti alla protesta avvenuta di fronte ad Antonio Di Pietro appena due giorni prima a San Benedetto del Tronto. In realtà alcuni esponenti di vari IdV locali chiamavano l’attenzione del presidente del partito con degli striscioni senza particolari trambusti. Tant’è che come manifestazione risultava alquanto silenziosa. Fabrizio Chitti in quel momento era a qualche decina di metri dai “protestanti” assolutamente pacifici. “Farò ricorso contro questa decisione lascia molto perplessi che in un partito che fa della democrazia e del coinvolgimento dei giovani sia sufficiente esprimere un dissenso per essere espulsi. Tutto è cominciato poco prima delle elezioni politiche dello scorso anno quando l’ex gruppo dell’UDEUR di Mastella è entrato nell’Italia dei Valori. Allora i coordinatori provinciali di Ancona e Pesaro, due ragazzi di 24 e 30 anni, sono stati commissariati e sostituiti da ex esponenti dell’Udeur. Lo stesso è avvenuto nel Coordinamento Regionale, dove ora gli esponenti dell’IdV che c’era sono in minoranza. Abbiamo chiesto più volte motivazioni dei commissariamenti senza mai rivere risposta, almeno fino ad oggi" spiega Chitti. Naturalmente viene chiesto un parere anche al neo-segretario Monachesi, entrato nel partito dal nulla a ottobre duemilaotto come consigliere non eletto sotto il simbolo IdV e già diventato coordinatore dopo soli cinque mesi: “Sono entrato nell’IdV da poco e non conosco lo storico di questa vicenda…sono sempre stato equidistante (tra Favia e Chitti – ndr)”. Chiaro! Nove mesi prima si trovava ancora in una lista civica imparentata con il PdL senigalliese…“Accetto quello che la direzione mi chiede e nello stesso tempo mi pongo come obbiettivo di ricomporre lo strappo. Sto lavorando con questo gruppo di persone e il mio obiettivo è di non perdere nessuno". Ultimo arrivato in casa d’altri, costruita con la fatica, le risorse, il tempo e il denaro degli altri…Come si potrebbe eventualmente dirigere in questo scenario?? Infine conclude con un pensiero su Andrea Bacchiocchi che già aveva tentato la scalata per il potere su IdV Senigallia, spettacolarmente smascherata dall’ingenuità di un comunicato del segretario PD Volpini: “Io non ho mai chiuso la porta in faccia a nessuno. La porta è aperta a tutti quelli che vogliono lavorare per uno stesso obbiettivo. Noi abbiamo scelto di sostenere la maggioranza. Andrea ha fatto un’altra scelta". Immediata la replica di David Favia: “Nell’IdV non c’è una repressione del dissenso. Chitti e gli altri hanno avuto cariche importantissime all’interno del partito e ci sono stati amplissimi margini per esplicare il dissenso. Non è vero che tutti i dirigenti commissariati sono stati sostituiti da persone provenienti dall’Udeur ad esempio l’ex coordinatore provinciale di Pesaro è stato sostituito dal presidente regionale Borghese che era nell’IdV ben prima del mio arrivo. I dissidenti hanno chiesto e ottenuto colloqui con ogni livello del Partito, fino alla Segreteria nazionale. La risposta è stata lo stesso organigramma del partito. Una volta presa una decisione ci deve essere disciplina di partito e bisogna agire insieme. Anche Di Pietro ha dato conferma di questa situazione. Non si può pretendere di sostituirsi a Di Pietro all’interno dell’Italia dei Valori. Quando si danneggia il partito si va fuori. Ora decide Monachesi, le porte dell’IdV sono aperte per tutti come lo sono state per me, purché si rispettino le regole e la linea. Posso solo ringraziare l’IdV per quello che ha fatto per me. Non si è parlato di linea politica o di programmi ma solo di persone. E non è nemmeno corretto che Chitti e gli altri dissidenti si firmino ’L’Italia dei Valori che c’era’. La maggior parte degli iscritti all’IdV c’è ancora e noi ci siamo amalgamati con loro. Solo tre persone non si sono amalgamate”.

31 Marzo – Il mese di Marzo si conclude con gli aggiornamenti di Roberto Paradisi sul caso “pastasciutta ai dirigenti”: “Nonostante il nostro invito pubblico, in un momento di crisi che dovrebbe indurre tutti a fare qualche minimo sacrificio, quasi tutti i dirigenti del Comune di Senigallia superstipendiati hanno continuato anche per il mese di febbraio a mangiare a spese nostre. (…) A usufruire praticamente ogni giorno del pasto (per due terzi) a spese del cittadino sono ancora i dirigenti Marilena Parri e Paolo Mirti. Ma non hanno disdegnato ancora una volta il pasto offerto dai cittadini nemmeno il direttore generale Ratiglia e i dirigenti Gianni Roccato e Maurizio Mandolini. L’opposizione, per aver denunciato tale scandalo morale (nulla di illegittimo, lo si ripete, ma certamente una scelta del tutto inopportuna), è stata accusata dal sindaco in consiglio comunale di “non volare alto”. Ringraziamo il sindaco, perché noi vogliamo volare “basso”, occuparci cioè dei problemi concreti e non dei massimi sistemi. Volano invece “alto” coloro che permettono a un dirigente che percepisce uno stipendio di cinque o dodici volte maggiore rispetto a un normale dipendente di pagare un pasto completo appena due euro e sessanta centesimi lasciando il conto restante ai cittadini”.

di Stanco in Vacanza

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