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Prima “incursioni” dei pacifisti

Striscioni al Rossini e nel cantiere di villa Pieralisi

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Le “incursioni” dei pacifisti sono iniziate. “18 aprile Senigallia – la guerra non si festeggia, firmato “Laboratorio il Pane e le Rose”. Due striscioni identici sono stati appesi domenica, giorno di Pasqua, in due luoghi chiusi al pubblico ma sicuramente ben visibili. Il primo “messaggio” è stato fissato a ridosso dell ex politeama Rossini e il secondo sull’impalcatura dell’edificio in costruzione a villa Pieralisi sul lungomare Alighieri.Dal Laboratorio il Pane e le Rose hanno fatto sapere che il blitz pasquale, anche se a loro non piace che sia definito così, non sarebbe altro “che un atto comunicativo”. Tradotto, considerata la seconda parte dello striscione che sottolinea che la guerra non va festeggiata, significa che per il giorno della sfilata, il 18 aprile, un’azione da parte dei pacifisti ci sarà. La scorsa settimana, subito dopo l’incontro con i vertici comunali, i rappresentanti del movimento hanno avuto più riunioni con altri gruppi delle altre province marchigiane per valutare quanto discusso con il sindaco a Senigallia.Nella riunione di una settimana fa il primo cittadino aveva riassunto la sua posizione sul raduno affermando: “Non possiamo far pagare il “conto” ai carabinieri per le decisioni del Governo”. A questa frase Luana Angeloni aveva aggiunto: “Il raduno nazionale dei carabinieri è il modo in cui gli “ex” esprimono il loro sentimento di appartenenza all’Arma, ad una Istituzione dello stato democratico, e ogni anno si ritrovano in una località italiana. Se in questa fase l’Arma è fuori dai confini nazionali è per scelta del governo”. Ma per il Laboratorio il problema, se così lo vogliamo chiamare, politico evidentemente resta vivo. I giovani pacifisti hanno per tutta la sera rivendicato il diritto a manifestare contro l’esecutivo Berlusconi che domenica sarà rappresentato dal ministro della Difesa Antonio Martino e probabilmente da altri esponenti della maggioranza di centrodestra.Per scongiurare ogni azione il sindaco ha anche promesso che, nel caso in cui il ministro Martino nel suo discorso di saluto dovesse porre l’accento sugli eventi bellici e quindi alla politica del governo, nei giorni immediatamente successivi il raduno dell’Arma manifesterà pubblicamente il suo dissenso prendendo le distanze. Le due azioni di Pasqua ci dicono dunque che il laboratorio il Pane e le Rose domenica mattina non resterà a guardare. Come dimostreranno non è ancora dato sapersi se non che non vi sarebbe alcuna intenzione di arrivare allo scontro fisico. Cosa faranno non rimarrà un mistero a lungo e quasi certamente sarà reso pubblico nei prossimi giorni mentre si fa avanti sempre di più l’ipotesi, che non sarebbe tanto lontano dalla realtà, che domenica a Senigallia potrebbero giungere rappresentanti dei “disobbedienti” da tutta la regione.
di Marcello Pagliari

Pubblicato Martedì 13 aprile, 2004 
alle ore 10:43
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