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Casa, diritto negato a troppi

La leva dell'Ici per tentare di mettere sul mercato immobili sfitti

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Albergo Bice standard

"Se è fondata l’analisi per cui non c’è sufficiente offerta di abitazioni a canone concordato e se si inventa uno strumento per attivarla, il fatto che ciò agisca solo sui punti terminali del sistema non equivale ad una condanna all’inefficacia. Anzi se quei "padroncini" che oggi preferiscono tenere chiuse le loro case e quei giovani, o anziani, o immigrati che oggi trovano solo porte sbarrate trovassero un soggetto "terzo", ma non estraneo, che riuscisse a svolgere una funzione di collegamento, perché non immaginare che dalle remote periferie del sistema possa partire un movimento di riattivazione delle convenienze tale da produrre un traffico di talenti, che altrimenti sarebbe paralizzato?". I limiti e i valori di esperienze come "Agenzia Casa", il senatore Domenico Rosati, che ha rappresentato la Caritas italiana, li ha riassunti così.Un convegno promosso dalla Agenzia Casa di Senigallia, i cui lavori sono stati aperti dal vicepresidente Fabrizio Petrolati e continuati dal sindaco Luana Angeloni e dall’assessore ai servizi alla persona Giuseppina Massi, seguiti dagli interventi del dottor Domenico Rosati, del sindacalista Claudio Omiccioli dell’Organizzazione sindacale Sicet-Inquilini e per concludere è stata posta all’attenzione dei numerosi presenti, l’esperienza della Fondazione per l’affitto di Cesena, portata dall’assessore alle politiche sociali del comune romagnolo, Elide Urbini."La casa è un bisogno centrale – ha esordito il sindaco Luana Angeloni – per garantire la qualità della vita delle persone, eppure è un diritto negato ad una fascia sempre più ampia di cittadini". Ha iniziato così il sindaco Angeloni, che ha ricordato come la natura turistica di Senigallia faccia sì che l’affitto estivo ad alta rendita, esaurisca l’offerta rendendo praticamente indisponibile un patrimonio immobiliare enorme. Ha sottolineato, quindi, come aumenterà l’Ici per le case tenute sfitte, che salirà fino al 9 per mille e come invece si ridurrà a zero, per chi affitterà la seconda abitazione all’Agenzia per la casa.E’ spettato invece, all’assessore Giuseppina Massi raccontare l’ideazione e la nascita dell’Agenzia Casa. "Nell’edilizia pubblica tre sono le cose nuove – ha esordito Claudio Omiccioli del Sicet-inquilini – La soppressione della Gescal come fonte di edilizia pubblica, la liberalizzazione degli affitti e il decentramento delle problematiche della casa alle Regioni. Tre elementi che comportano un ripensamento in materia". Interessante l’esperienza di Cesena illustrata dall’assessore Urbini. "Attualmente gestiamo 162 appartamenti, tra privati e comunali. I canoni sono leggermente contenuti rispetto al mercato, a fronte delle garanzie che offriamo ai proprietari. Garanzie anche per gli affittuari, comunque e solo pochissimi sfratti per morosità".
di Giulietta Bettini

Pubblicato Martedì 30 marzo, 2004 
alle ore 11:26
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