Telestreet vince la sfida
Disco Volante esempio delle Tv di strada
Il telespettatore, schiavo del programma, dovrà ribellarsi e dire “Cara televisione, se mi vuoi vendere qualcosa, allora mi paghi”.”Eterea 2004″, non è stato però, soltanto questo, ma molto, molto di piu’. L’incontro delle televisioni di strada a livello nazionale, che si è svolto a Senigallia, concludendosi nella mattinata di ieri ha messo in luce un forte mediattivismo, la nuova modalità di essere in movimento e di fare comunicazione, che si riproduce ad altissima velocità, malgrado l’assedio delle politiche di sicurezza e delle logiche di proprietà. Eterea 2004 è stata anche il luogo per mettere a punto delle strategie atte a contrastare il “tristissimo progetto”, come hanno definito i vari comunicatori succedutisi all’incontro delle telestreet, la legge Gasparri, sulla comunicazione.Senigallia, è stata scelta per la libera comunicazione, proprio grazie alla storia delle sua Tv di quartiere ideata da Enea Discepoli e che si chiama Disco volante Tv. “Non è poi così diversa dalle altre – ha detto il suo fondatore già impegnato in un campo comunicativo nuovo, l’arte-terapia per i suoi dis-abili frequentanti il suo Studio Zelig – se non fosse per il fatto che il 19 settembre 2003 è stata sigillata dal Ministero delle telecomunicazioni e che oggi non può ancora trasmettere”.”Si è approfittato di Senigallia, divenuta un simbolo per i mediattivisti – ha continuato Enea Discepoli – per fare incontrare esperienze tecniche e esperienze teoriche. Tutta questa ragnatela che avvolge il pianeta è in grado di condizionare qualsiasi cosa, dalla politica all’economia, in fondo, oggi,che cosa è la Tv se non un mezzo per condizionare le menti, rivolto ad un consumismo liberista e avido? Le telestreet vogliono riportare questo livello mediatico di comunicazione ad un’umanità che si è persa, vogliono ricostruire voci solidali attraverso i loro coni d’ombra e formulare una proposta di spazio pubblico della comunicazione rivolto alle forze sociali, come è avvenuto ad esempio in Olanda”.
di Giulietta Bettini
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